Capita spesso di sentir dire cose come:

“So che è sbagliato, ma non ce la faccio proprio a mangiare al mattino.”

“Devo iniziare a fare colazione, devo velocizzare il metabolismo.”

“Domani inizio la dieta, vanno bene le fette biscottate con la marmellata a colazione?”

“Mia zia ha detto che il suo nutrizionista le fa fare colazione con la pasta e fagioli.”

Ma, allora, mi chiedevo, serve fare colazione?

Ovviamente, per tanto tempo, la risposta comune è stata sì.

Statisticamente emerge che le persone che fanno abitudinariamente colazione a casa sono generalmente quelle con un BMI migliore; quindi, potremmo dire che il pasto mattutino ha un qualche potere magico? No.

Semplicemente le persone abituate a fare colazione a casa sono anche quelle che fanno in generale scelte alimentari più salutari e, spesso, appartengono alle classi sociali più “ricche”.Fare colazione a casa, per queste persone molto spesso implica un consumo di alimenti generalmente buoni, perfetti per evitare il consumo di spuntini acquistati qua e la durante la giornata troppo spesso di carattere industriale, altamente palatabili e molto densi energeticamente(*1).

Fare colazione a casa, per queste persone molto spesso implica un consumo di alimenti generalmente buoni, perfetti per evitare il consumo di spuntini acquistati qua e la durante la giornata troppo spesso di carattere industriale, altamente palatabili e molto densi energeticamente(*1).

Colazione bar caffè croissant zucchero

Quindi, se fai colazione al bar, va bene?

La classica colazione al bar, cornetto e cappuccino, può considerarsi una scelta “sbagliata” (Sottolineo che sbagliato non significa che va evitata come la peste, semplicemente non fa parte di quelle scelte apprezzabili per una persona che ci tiene alla propria alimentazione.).

Mediamente un cappuccino è composto da 200ml di latte (P.S. 92kcal, C10g, Z10g, G3g, P7g, F0g), caffè (che ritengo inutile contare), zucchero (2 bustine? 10g 39.2kcal, C10.45g, Z10.45g, G0g, P0g, F0g), croissant (Estremamente variabile, diciamo, 358kcal, C38g, Z1.1g, G20.3g, P8.3g, F1.6g).

Tiriamo le somme, abbiamo assunto 489.2kcal, 58.45g di carboidrati, di cui 21.55g di zuccheri, 23.3g di grassi, 15.3g di proteine e 1.6g di fibre.

Diamo uno sguardo: I valori più alti riguardano carboidrati (con gli annessi zuccheri) e grassi, i più bassi proteine e fibre, cioè proprio gli elementi che più mancano nel nostro modo di alimentarci ed alimenti che causano fortemente il senso di sazietà.

Infatti l’alimentazione occidentale è esponenzialmente indirizzata verso il consumo di cibi altamente densi energeticamente, ricchi di grassi, zuccheri, con un basso quantitativo proteico, di fibre e micronutrienti.

Colazione tazza te

Allora posso dire che è sbagliato fare questa colazione? No.

Posso dire che lo sconsiglio? Sì.

Il nostro modo di nutrirci ci porta generalmente ad essere sovra-alimentati ed alimentati male, cioè, semplicemente, non abbiamo una dieta equilibrata.

La colazione potrebbe essere una di quelle occasioni per nutrirci come si deve, soprattutto se sappiamo che a pranzo o a cena saremo fuori casa a mangiare, e, che quindi, ci alimenteremo male.

Le opzioni sono tante, da pancakes “puliti”, yogurt greco, burro di arachidi “pulito”, uova, porridge e, perché no, cibi che normalmente consumiamo a pranzo o cena, è per caso scritto da qualche parte che non posso mangiare il pollo a colazione se ne ho voglia?!

Quindi, serve fare colazione?

Sento il bisogno fisiologico di riportarvi questa citazione:

“Quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito.”

La realtà è che la risposta non la ho.

E mai l’avrò.

Ci perdiamo ad osservare cose “difficili”, precise, noiose, sembra che vogliamo rendere più difficile ciò che è facile, l’uomo vuole complicarsi la vita.

Pensiamo al nostro intake calorico giornaliero (Se proprio vogliamo essere pignoli.), alla nostra distribuzione di macronutrienti ed alla variabilità, stiamo rispettando i valori di riferimento dei vari LARN (Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti)?

Si? Bene.

Ci piace fare colazione?

Si, bene. Facciamola.

Non ci piace, ci fa sentire appesantiti o altro?

Si, bene. Evitiamola.

Ha senso fare colazione per una persona in sovrappeso o obesa?

No! Se il paziente non è abituato a fare colazione, introdurla diminuirà solo quella che è la compliance alla dieta, il soggetto si sentirà costretto a fare qualcosa che non sente di voler fare, dovendo già affrontare quello che è un intervento dietetico difficile da sostenere.

“MA LA ZIA DEL CUGINO DELL’AMICO DI MIO NIPOTE HA DETTO CHE FARE COLAZIONE VELOCIZZA IL METABOLISMO, NON È VERO QUINDI?”

Ahahah. No.

Il numero di pasti giornalieri non “velocizza” o “rallenta” il metabolismo e la termogenesi dieta-indotta(*2) tiene conto di numerosi altri fattori, ma non del numero di pasti, questo è certo.

Quindi, se lo trovate positivo, continuate a fare la vostra colazione, se, invece, dovesse crearvi dei fastidi di qualsiasi genere, non farla non vi farà diventare elefanti marini.

(I dati riguardanti i macronutrienti provengono da https://www.crea.gov.it/it)

Per chi interessato suggerisco uno sguardo al seguente studio:

Effect of breakfast on weight and energy intake: systematic review and meta-analysis of randomised controlled trials, Katherine S., Sultana Monira H., Matthew J. P., Yuanyuan W., Harrison J. H., Mary M., Flavia M. C., 2018. [Link]

*1 Un alimento più denso energeticamente avrà più calorie a parità di quantità di un altro alimento.

*2 Spesa energetica impiegata per tutti i processi di digestione ed assorbimento dei macronutrienti(TEF).


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Lorenzo De Simone

Personal Trainer napoletano di fitness e bodybuilding specializzato in ricomposizione corporea, certificato Project Invictus e diplomato ASI 3°lvl. Amo allenare, allenarmi, studiare e cucinare piatti "simil-fit" brutti.

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